Análisis de la percepción de los adolescentes de dos centros salesianos de la provincia de Sevilla sobre sus valoresestudio de casos

  1. CÍVICO ARIZA, ANDREA
Dirigida por:
  1. Matías Bedmar Moreno Director/a
  2. Erika González García Director/a

Universidad de defensa: Universidad de Granada

Fecha de defensa: 13 de diciembre de 2019

Tribunal:
  1. Enrique Gervilla Castillo Presidente/a
  2. Andrés Soriano Díaz Secretario/a
  3. Giorgio Poletti Vocal
  4. María Teresa Bejarano Vocal

Tipo: Tesis

Resumen

Lo studio che è stato realizzato in questa tesi verte sulla percezione che gli alunni frequentanti gli istituti salesiani ‘’Nuestra Señora del Águila’’ (Alcalá de Guadaiara) e ‘’Juan Bosco’’ (Morón de la Frontera), possiedono rispetto ai propri valori. L’analisi si considera di grande importanza poiché si tratta di un esempio di scelte assiologiche rispetto a un periodo chiave come l’adolescenza, e poiché si possono riscontrare analogie in questo ambito con i giovani che vivono nel territorio spagnolo. Si tratta di un periodo che incide su tutti i campi della persona, dato che si producono cambi a livello fisico, psicologico, biologico, intellettuale e sociale (Organización Mundial de la Salud, 2018). Proprio nella tappa adolescenziale si inizia a costruire la scala di valori che definirà le azioni e il comportamento dell’adolescente e, successivamente, quelle della futura persona adulta. Di conseguenza, la scala di valori si costruisce e si ricostruisce a partire dalle esperienze e dal contesto nei quali ci ritroviamo, dato che le persone generano costantemente idee che consentono di comprendere e di dare un senso alla realtà che ci circonda quotidianamente. Questa capacità permette di apprendere e di dare importanza a tutto ciò che rende la vita positiva e piacevole, consentendo, allo stesso tempo, di scartare tutte quelle azioni o decisioni che possono avere una conseguenza negativa nella nostra vita o in quella delle persone care. Questa costruzione, (ri)costruzione della scala di valori che avviene durante l’adolescenza, nel momento in cui si inizia a formare l’identità, è ciò che rende la persona unica e irripetibile, dovuto alla trasformazione che si produce in seguito alla necessità di adattarsi e di evolversi dentro la realtà del contesto socioculturale nel quale si trova immersa. È proprio per tale motivo che in questa fase risultano determinanti i fattori esterni e l’ambiente con i quali l’adolescente interagisce in maniera significativa per il suo sviluppo complessivo ed olistico, come per esempio la famiglia, la scuola, il gruppo di coetanei o i mezzi di comunicazione. Questi scenari sono denominati agenti coeducativi (Flammer y Alsaker, 2005), poiché determinano i contesti nei quali i giovani agiscono e trovano risposte alle problematiche basandosi sulla scala di valori che stanno costruendo quotidianamente. Focalizzandosi nell’istituzione scolastica come ente socializzatore, si evidenzia il modello pedagogico dell’istituto salesiano. Questo modello raccoglie la definizione dei valori e delle azioni che guidano la pratica pedagogico-educativa dell’istituto, la quale possiede una gran influenza nel processo della formazione identitaria degli adolescenti. Partendo da questa premessa, il modello pedagogico-educativo salesiano proposto da Don Bosco verrà analizzato in questa ricerca. Si tratta di una proposta educativa che si basa sull’idea di promuovere la convivenza pacifica, l’amore e la fede, trasmettendo valori positivi capaci di arricchire la realtà dell’adolescente e di realizzare una società migliore. L’idea che tale modello pedagogico-educativo influisca sulla costruzione identitaria degli adolescenti è il fondamento sul quale si basano i seguenti obiettivi analizzati nel presente studio. Obiettivo generale: analizzare la percezione che gli alunni frequentanti gli istituti salesiani ‘’Nuestra Señora del Águila’’ (Alcalá de Guadaiara) e ‘’Juan Bosco’’ (Morón de la Frontera), possiedono rispetto ai propri valori. Obiettivi specifici: 1. Analizzare le valutazioni date dagli adolescenti alle differenti categorie assiologiche e ai differenti valori. 2. Determinare se esistono differenze significative nelle valutazioni degli studenti in funzione delle variabili socio-demografiche studiate (sesso, corso di studio, età). 3. Identificare se esiste una relazione tra le categorie affettive e quelle morali. 4. Verificare il valore che gli adolescenti attribuiscono alla categoria religiosa. 5. Analizzare i risultati ottenuti nelle valutazioni degli studenti in accordo con il modello pedagogico-ideologico degli istituti educativi salesiani. In questa ricerca si studiano i singoli casi in modo tale da conoscere in profondità e dettagliatamente la realtà assiologica degli istituti salesiani presi in considerazione, applicando il Test de Reazione Valorativa di García Hoz (1976), adattato posteriormente da Casares (1995) e attualizzato nell’anno 2004 dal Gruppo di ricerca (HUM-580) ‘’Valori emergenti, educazione sociale e politiche educative’’ dell’Università di Granada, sotto la denominazione:‘’Test di Valori Adattato’’. Questo metodo si basa nel modello assiologico di educazione integrata che propone il professor Gervilla (2000a), nel quale si mette in relazione il concetto di persona come ‘’entità corporea dotata di intelligenza emozionale, individuale e libera rispetto alle proprie decisioni, relazionato con le persone e le cose nel tempo e nello spazio’’ (p.43), con l’insieme dei valori e dei controvalori derivati dallo sviluppo armonico di ognuna delle facoltà e delle dimensioni che compongono la persona. Attraverso l’applicazione di questo metodo, sono stati analizzati i dati ottenuti mediante il conteggio e l’enumerazione dei valori, cosa che ha permesso di conoscere la classificazione dei valori del gruppo di adolescenti di entrambi gli istituti presi in considerazione e, di conseguenza, in base alla frequenza dei risultati, le dimensioni assiologiche che rappresentano un peso maggiore nel processo di formazione e di costruzione del’ identità. L’analisi dei dati quantitativi è stata realizzata attraverso l’uso del modello statistico SPSS v.25, con lo scopo di poter realizzare le prove statistiche in funzione degli obiettivi. Successivamente all’analisi dei risultati, sono state studiate le conclusioni principali a partire dal grado di raggiungimento di ognuno degli obiettivi stabiliti all’inizio. Basandosi sull’approccio metodologico dello studio dei casi, la realtà assiologica negli adolescenti degli istituti salesiani Nuestra Señora del Águila e Juan Bosco, è stata studiata tenendo in considerazione l’idiosincrasia dei valori, le caratteristiche della gioventù (cognitiva, sociale e fisico-biologica), il ruolo della scuola come ente sociale e la scelta del modello pedagogico educativo salesiano finalizzata allo sviluppo del processo educativo. Nel rispetto del raggiungimento dell’obiettivo generale di questa tesi dottorale, si procederà tenendo conto del fatto che ci troviamo in un’epoca postmoderna nella quale il benessere personale prevale su quello sociale. Si tratta di verificare in che modo la scuola e il modello pedagogico salesiano, i quali scommettono su una morale comunitaria (con lo scopo di formare cittadini onesti e buoni cristiani), influiscono sulle percezioni assiologiche degli adolescenti che appartengono a questi istituti educativi. Le conclusioni che abbiamo raggiunto tenendo in considerazione sia l’obiettivo generale che gli obiettivi specifici, si espongo in seguito. Riguardo al primo obiettivo specifico, si evidenzia il modo in cui i valori affettivi, messi in relazione con il fattore emozionale del soggetto, abbiano ottenuto la valutazione migliore in entrambi gli istituti. La categoria morale e quella individuale, si collocano rispettivamente in seconda e terza posizione, risultando rilevante il bene comune come filtro rispetto alle decisioni prese e al processo di costruzione identitaria. Le categorie che hanno ottenuto una peggior valutazione, sono quelle che riguardano la partecipazione politica e intellettuale; fatto che evidenzia il disinteresse dei giovani in materia politica e rispetto ai valori generati dai processi di insegnamento-apprendimento. In quanto al secondo obiettivo, il sesso è l’unica variabile nella quale si riscontrano differenze significative rispetto alle valutazioni degli alunni (solo nell’istituto Nuestra Señora del Águila). In questo senso, le femmine di questo istituto salesiano attribuiscono un’importanza maggiore rispetto ai maschi alle categorie come i valori fisici, affettivi, morali, estetici e sociali. Rispetto alla variabile che concerne il corso accademico di appartenenza, non si sono riscontrate differenze significative tra gli alunni di 14 e 16 anni dell’istituto Juan Bosco riguardo alla categoria fisica (gli alunni di 16 anni attribuiscono un punteggio più elevato alla stessa), dato che non esiste nessun’altra differenza significativa in funzione della variabile età. I risultati analizzati in relazione al terzo obiettivo, dimostrano l’esistenza di un’ interdipendenza nelle valutazioni degli alunni di entrambi gli istituti salesiani rispetto alle categorie affettive e quelle morali, tale che un punteggio elevato nei valori di carattere affettivo comporta buone percezioni rispetto ai valori morali, mentre una considerazione bassa si ripercuote negativamente su di essi. L’analisi del quarto obiettivo sottolinea l’influenza di carattere religioso che gli istituti salesiani esercitano sulla valutazione degli allievi, evidenziando una percezione positiva dei valori religiosi che si dividono essenzialmente in due fattori principali: valori relazionati con aspetti fondamentali riguardanti la fede e valori vincolati al ministero della chiesa. In questo senso, gli studenti danno la priorità (un maggior punteggio) ai valori legati a una propria visione personale della fede piuttosto che a quelli stabiliti dalla struttura e dalla gerarchia ecclesiastica. In merito allo studio del quinto obiettivo, è stato realizzato un lavoro di equivalenza tra lo strumento di raccolta di informazioni (Test di Valori Adattato) con il modello assiologico di educazione integrata (MAEI) che lo sosteneva, e il modello educativo proposto da Don Bosco. In questo modo, è stata riscontrata una parte degli alunni che da valore all’amore (categoria affettiva), alla morale (categoria morale) e all’identità (categoria individuale), e che attribuisce meno importanza alla ragione (categoria intellettuale) e alla religione (categoria religiosa); quest’ultima categoria determina due profili di studenti differenti in funzione della loro valutazione rispetto alla stessa (percezione di indifferenza o molto positiva). In questo senso, l’idea proposta da Don Bosco di formare dei cittadini onesti e dei buoni cristiani, si mantiene viva in una struttura di valori che assumono una forza maggiore o minore a seconda del contesto socioculturale attuale e degli interessi di una gioventù postmoderna che dà priorità al benessere personale relativizzando tutto il resto. Bisogna tenere in conto il fatto che la percezione degli alunni degli istituti salesiani presi in considerazione rispetto ai propri valori, è simile a quella del resto degli adolescenti coetanei, con l’aggiunta del fattore religioso, il quale assume un significato maggiore per coloro che frequentano delle istituzioni scolastiche che presentano un modello pedagogico-educativo con un marcato tono religioso. Riguardo ai contributi che questa analisi apporta alla pratica educativa, evidenziamo specialmente quelli collegati all’assiologia e agli ideali educativi. Rispetto all’ambito assiologico, il carattere di questo elaborato consente di conoscere in maniera dettagliata quali sono le inclinazioni assiologiche degli studenti, denotando quali valori giocano un ruolo fondamentale nella loro realtà, e quali occupano una posizione di secondaria importanza. Partendo da una proposta assiologica fondata sulla morale comunitaria (Esteban, 2018), che sta alla base del benessere sociale, lo studio permetterà di riconoscere quali sono i valori affini al modello che gli studenti adolescenti dei due istituti presi in considerazione già possiedono, e quali sono quelli che devono sviluppare, sia per mancanza di lavoro educativo sugli stessi, sia per un rifiuto dovuto a questioni personali. Il ruolo che gioca la scuola nel processo di (ri)costruzione identitaria degli allievi, si focalizzerà nell’applicazione di proposte di carattere pedagogico che consentiranno di rinforzare i valori acquisiti e di sviluppare quelli che ancora non sono stati interiorizzati in maniera critica e riflessiva. L’ideologia educativa dell’istituto si definisce attraverso il modello pedagogico-educativo e si basa sulla scelta di determinati valori e delle conseguenti azioni volte ad una corretta applicazione. Questi modelli determineranno i processi di insegnamento-apprendimento e le interrelazioni che si produrranno negli istituti scolastici in seguito alla presente proposta che influenza il processo di costruzione identitaria degli adolescenti. In questo senso, ogni studente è un individuo unico in funzione delle influenze ricevute, delle esperienze vissute e degli apprendimenti interiorizzati in seguito ad esse; in ciò consiste il modello pedagogico. Per tale motivo, esistono due modi differenti di agire: riconoscere quegli aspetti del modello educativo i cui risultati non sono adeguati alla sua concettualizzazione, in modo che le informazioni come quelle analizzate in questo studio servano per ridisegnare/modificare/trasformare certe scelte assiologiche in esso realizzate, o per intraprendere azioni concrete contro quelle pratiche che non hanno riportato alcun beneficio o non sono adeguate alle previsioni. Un’altra possibilità sarebbe quella di elaborare/creare dei modelli pedagogici che rispondano alle necessità che ogni società o contesto sociale reclama dall’educazione. Tenendo come punto di riferimento la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, modello di uguaglianza che eleva l’essere umano, potremo realizzare proposte che comprendano sia una selezione di valori che promuovano lo sviluppo olistico del soggetto, sia la definizione di azioni educative che permettano una convivenza proficua fondata sulla libertà, la tolleranza e il rispetto. In questo studio si trovano essenzialmente due limiti: i campioni presi in esame e la raccolta di informazioni. Riguardo ai campioni, in origine la proposta si allargava a un maggior numero di istituti educativi salesiani. In questo senso, oltre al limite della raccolta di campioni, la scelta di focalizzarsi unicamente su due centri dentro una zona precisa, presenta un ostacolo che impedisce la generalizzazione dei risultati rispetto ai valori degli studenti salesiani. In questo modo, possiamo solo formulare ipotesi sulle possibili scelte assiologiche di studenti di altri istituti salesiani basandoci sui risultati ottenuti. Riguardo alla raccolta di informazioni, utilizzando come strumento esclusivamente il Test di Valori Adattato, non si prende in considerazione l’analisi degli alunni che non riguardi unicamente il livello di approvazione/non approvazione rispetto alla lista dei valori. Combinare questo strumento con un colloquio invece, permetterebbe al alunno di giustificare e di ragionare sui motivi delle proprie scelte e delle proprie considerazioni riguardo ai valori. Focalizzandosi sulle future linee di ricerca, proponiamo cinque metodologie per continuare a lavorare: Aggiungere colloqui con gli alunni in seguito all’applicazione del Test di Valori Adattato. Implementare lo studio con adolescenti di istituti salesiani della comunità autonoma dell’Andalusia, ottenendo in questo modo delle prove più significative. Includere variabili come ad esempio il livello economico, il tipo di famiglia, il fatto di avere fratelli o meno, aspettative rispetto allo studio. Questi valori possono aiutare a comprendere meglio le scelte assiologiche. Applicare il test ai professori per conoscere la loro classificazione di valori sulla quale si basano gli esempi di comportamenti, norme, atteggiamenti e modalità di risolvere/affrontare diverse situazioni e problemi che riguardano gli allievi. Realizzare studi comparativi sulla percezione dei valori degli adolescenti in funzione delle variabili relazionate con gli istituti scolastici (il carattere religioso o la tipologia dell’istituto).