Dal latino "iam" agli esiti nelle lingue romanzeverso una configurazione pragmatica complessiva

  1. Bosco, Cristina
  2. Guil Povedano, Pura
  3. Radulescu, Anda
  4. Bazzanella, Carla
  5. Calaresu, Emilia
  6. Garcea, Alessandro
Aldizkaria:
Cuadernos de filología italiana

ISSN: 1133-9527

Argitalpen urtea: 2005

Zenbakia: 12

Orrialdeak: 49-82

Mota: Artikulua

Beste argitalpen batzuk: Cuadernos de filología italiana

Laburpena

Seguendo un modello a prototipo e una prospettiva pragmatica attenta alla configurazione complessiva dei tratti pertinenti, si analizza un pragmatic marker nel suo sviluppo diacronico dal latino iam ai diversi esiti nelle lingue romanze, ove i valori originari sono mantenuti, ridotti o accresciuti. I valori esplicati nell'ambito della temporalità (lungo i tre assi passato, presente, futuro), dell'aspettualità (in particolare in relazione ai tratti fasali che caratterizzano sia iam che i suoi esiti nelle lingue romanze) e della modalità (relativamente sia a gradi diversi di aspettativa/condivisione/presupposizionalità, sia ad aspetti di enfasi/rafforzamento derivanti dal commitment del parlante) sono già presenti in latino; il romeno si limita agli usi strettamente temporali; sardo, spagnolo, portoghese sfruttano vari tratti modali; italiano e francese invece sembrano porsi in una situazione intermedia (per altro non coincidente), di parziale presenza di tratti non solo temporali e aspettuali, ma anche - sebbene in misura ridotta - modali.